Zorn: “Gravissimo l’aumento dei voucher a 10mila euro, precarizza i lavoro e riduce i diritti”
“La finanziaria approvata dal governo è ideologica, funzionale a base elettorale della maggioranza, mossa dalla parola d’ordine ‘prima gli evasori’ che pensavamo appartenesse oramai ad altri tempi”, Lo evidenzia il segretario regionale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, dopo aver confermato martedì sera con l’esecutivo regionale che uno sciopero contro la manovra sarebbe prematuro. La UIL intende invece mantenere una mobilitazione di lungo periodo tenendo aperti i tavoli con il governo.
“La legge di bilancio 2023 non dà infatti le risposte attese su salari e pensioni – continua Zorn -, introduce una flat tax fino a 85mila euro che penalizza lavoratori dipendenti e pensionati, l’ennesimo condono fiscale; depotenzia la tassa sugli extraprofitti; blocca la rivalutazione per le pensioni sopra 4 volte il minimo, con un danno rilevante per i pensionati italiani”, ed è sbagliata per il momento sociale che il Paese sta vivendo l’abolizione del Reddito di cittadinanza.
La UIL del Friuli Venezia Giulia considera gravissimo “l’aumento dei voucher a 10mila euro e l’allargamento della platea dei prestatori, in quanto precarizza i rapporti di lavoro, riduce tutele e diritti, indebolisce la contrattazione”.
Gravi poi gli interventi sul lavoro femminile, con il depotenziamento di ‘Opzione donna’ con un aumento da 58 a 60 anni del requisito per il pensionamento. “A questo si aggiunge un vero balzo culturale all’indietro: l’aumento dal 30 all’80% l’indennità per il congedo parentale, ma solo per la mamma. Misura che sembra migliorativa, invece riversa nuovamente la cura della famiglia sulla donna che così viene sfavorita come lavoratrice. Un vero attacco alla parità di genere”, conclude il segretario UIL.